lunedì 2 febbraio 2009

viviamoci ....sta vita che ci è data

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marea,
chi non rischia e chi non cambia il colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi evita una passione,
chi preferisce nero su bianco ed i puntini sulle “i”
piuttosto che una serie di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore ed ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire dai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge e chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordiamoci sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Martha Madeiros

mercoledì 28 gennaio 2009

ritorna il vecchio PLI?

NUOVA AVVENTURA PER “RIVOLUZIONE ITALIANA”: MI HANNO PROPOSTO DI RESISTERE CON VOI AL TENTATIVO BERLUSCONIANO DI IMPOSSESSARSI DEL MARCHIO DEL PARTITO LIBERALE, QUELLO DI EINAUDI E MALAGODI, PER FARNE UN TROFEO DA APPENDERE SUL CAMINETTO DI BERLUSCONI. LO SCOPO E’ OVVIO: IMPEDIRE CHE RINASCA UN PARTITO, L’UNICO CHE ABBIA IL POTERE DI OFFRIRE UN PORTO SICURO A TUTTI I LIBERI E LIBERALI ITALIANI DELUSI E ANZI INFURIATI PER LA MAGGIORDOMOCRAZIA E LA MIGNOTTOCRAZIA. Così scrivono più o meno Guzzanti,Diaconale e Taradash....se son rose fioriranno

martedì 13 gennaio 2009

comunque sia.............

Comunque sia..........nonostante tutto...io continuo a credere nella capacità degli umani di cambiare le cose.Sono forse ottimista?

E pensare che prima di quel viaggio tenevo per gli ebrei....

Nell'agosto 2000 sono stata in Israele.
Nel porto di Haifa,dove ero giunta via mare, hanno controllato me ed miei compagni di viaggio in modo insistente chiedendo il perchè della nostra presenza in Israele.E vada......Dalla stessa nave in cui viaggiavo è scesa una macchina con alcuni giovani palestinesi,provenienti anche loro dall'Italia.I militari hanno smontato la loro macchina a pezzi.E vada.....
Davanti al muro del pianto mi è stato puntato il mitra perchè era di sabato ed io ho osato scrivere un pensiero.E vada......
Ho chiesto alla mia guida di portarmi nle quartiere dei"boccoloni"cioè degli integralisti e non mi ci ha portato per motivi di opportunità.E vada.....
Sono stata sulla collina sopra Gerusalemme nel luogo del ricordo,come lo chiamano loro.
Ho visto frotte di ragazzini israeliani in divisa.Ho chiesto cosa facessero e mi è stato risposto:vengono portati qui per non dimenticare cosa è stato fatto ai loro,nonni,bisnonni ecc....e per alimentare il loro senso di appartenenza".
A quel punto ho pensato:"per alimentare l'odio"...........e l'odio crea altro odio.Gran mossa subliminale che si insinua nei cervelli e giorno dopo giorno li rosicchia.!!!!!!
E pensare che prima di quel viaggio tenevo per gli ebrei....
«Ma se gli israeliani non vogliono essere accusati di essere come i nazisti, devono semplicemente smettere di comportarsi come i nazisti»

[Norman G. Finkelstein, intellettuale ebreo i cui genitori furono vittime dell’Olocausto]

lunedì 10 novembre 2008

si.........noi possiamo




elica del dna umano

venerdì 7 novembre 2008

America a gogò

Obama ha stravinto.Quello che osservo con interesse non è tanto il fatto che egli rappresenti il nuovo che avanza,l’afroamericano che riscatta la servitù dei nonni e bisnonni-cosa comunque rilevante-ma il fatto che tanti americani sono andati al voto.Sono loro che hanno determinato il cambiamento:stufi e stanchi di una politica che li ha immiseriti e messi all’angolo.Un popolo abbastanza incolto nella sua maggioranza ma estremamente pragmatico ha compreso che per cambiare ci voleva un colpo di reni ed occorreva essere in tanti per volerlo.Quando parlo di pragmatismo voglio sottolineare e stigmatizzare che,quando occorre fare scelte di cambiamento e di buon senso, l’americano medio non si trincera dietro l’ideologia o dietro le strumentalizzazioni a cui siamo abituati in Italia:diventa semplicemente responsabile,cioè abile a rispondere e lo fa senza distinguo ed ipocrisie.Per questo è nato il termine “miracolo americano”,per questo in America niente è impossibile.Questo è il motivo perché la società americana permette ad un cittadino nato nei ghetti (come la nuova first lady) e di arrivare alla poltrona più alta del potere:perché è una società delle possibilità e delle opportunità,veramente liberale.Obama ce la farà?Non lo so ma un uomo che ha colto la forza di un pensiero”yes we can” “si noi possiamo” e lo ha portato nella materia facendolo diventare il vessillo del riscatto di ogni americano, facendolo moltiplicare in milioni di voti e milioni di dollari tanto quanto è costata la sua campagna elettorale,finanziata anche dai cittadini, è sicuramente un uomo da osservare con attenzione.
Rammento a me stessa che lo scopo della politica nasce, se mai è nato, per un unico motivo: come lavoro a favore della gente, per un’amministrazione al servizio dei cittadini. Non altro. E specialmente con una dote essenziale: il buon senso.Di ciò bisogna esserne tutti consapevoli perché altrimenti la mala politica,fatta di odiosi privilegi, di clan e corporazioni cresce tranquillamente sulla pelle della gente. Ma stupisce ancora di più che la nostra gente, che ben sa queste ovvie cose, non reagisca, come fosse sotto l’influsso di una maledizione: in realtà è succube della grande paura che l’esercizio del potere con i suoi gabellieri, le sue leggi, la sua inflessibilità, esercita ridendo per la sua intoccabilità.Invece in America la gente ha sollevato la testa ed ha detto basta.
L’esempio che ci arriva da oltreoceano secondo me è questo: pensare!
E questo la politica non lo permette: se tu pensi, lei, la politica, cessa di esercitare un potere.Probabilmente così molti vecchi barbagianni di tutti i colori politici sparirebbero come per magia