mercoledì 12 marzo 2008

ma Piacenza che fine ha fatto?come il centrodestra ha snobbato i piacentini

Ho seguito la vicenda delle candidature del centro destra con un certo divertimento perché immaginavo che la fine -come al solito- sarebbe stata ingloriosa per il nostro territorio.E la cosa, oltre che il sorriso,mi muove anche il malessere che prende chi,come me, vuole credere che una speranza ancora c’è:la speranza che il cittadino abbia la dignità che gli compete e non che sia considerato suddito e carne da macello per i soliti noti.Registro che- purtroppo- ancora una volta la democrazia si sta tramutando in oligarchia:il governo di pochi e francamente dei peggiori,visto il gregge degli eligendi.

Parlo del centrodestra ma il metodo e la modalità,la presa per i fondelli è la stessa:come a dire che cambiano le sigle ma qual è la differenza ? Questa disgraziata legge elettorale ,partorita dalla mente fervida del leghista Calderoli (ma è ancora candidato?prima o poi tornerà a zappare l’orto di casa!),voluta dal centrodestra e non modificata dal centrosinistra,in buona sostanza sancisce che i territori non contano niente come non contano niente i candidati tant’è che non esistono le preferenze.Per cui gli elettori di centrodestra,se vogliono votare,si troveranno l’unico piacentino,il blindato Foti che sicuramente è candidato per suoi motivi ed abilità personali.Per il resto….un gruppo di sconosciuti che mai vedremo e che mai si occuperanno di Piacenza.

A sinistra,il drappello è più folto:accanto ai politici da sempre Bersani e Migliavacca si è aggiunta l’unica donna (finalmente!!!!) che ha il merito di avere nel Sindaco Reggi il suo tutore principale: non giudichiamola prima,lasciamola lavorare…magari sarà la migliore.Tutto è possibile no?

Che dire?che questa vicenda è la prova provata della povertà politica del centro destra di Piacenza?Che i suoi dirigenti contano poco o niente?Che l’unica voce di protesta,a onor del vero,è quella di Sandro Ballerini?che siamo terra di conquista ancora una volta?E dove sono i fautori della Piacenza che fa sistema?che si allea per creare il meglio per il territorio?.

E se finalmente ci riprendessimo,noi cittadini qualunque,il nostro potere e tutti,senza distinzione di destra e sinistra,andassimo a votare mettendo nell’urna l’unica scritta dignitosa “Io vivo a Piacenza”ricordando a lor signori che siamo stufi dello scempio che viene fatto delle comunità locali?

Perché il potere di cambiare,se vuole,il cittadino lo ha ancora ed è l’unico ed ultimo gesto di dignità prima di dare in pasto a sconosciuti la sua storia ed i suoi desideri.Altrimenti non abbiamo più neanche il diritto di lamentarci:dobbiamo fare le pecore belanti e basta.

Ma io rimango una inguaribile vera antica liberale e credo nella forza delle idee e degli umani:non invito a deporre le idee ma a farle camminare con forza e potenza.

Che venisse Berlusconi in persona a dirmi che sbaglio:potrei soltanto farmi delle grandi risate.

Rosarita Mannina