lunedì 10 novembre 2008

si.........noi possiamo




elica del dna umano

venerdì 7 novembre 2008

America a gogò

Obama ha stravinto.Quello che osservo con interesse non è tanto il fatto che egli rappresenti il nuovo che avanza,l’afroamericano che riscatta la servitù dei nonni e bisnonni-cosa comunque rilevante-ma il fatto che tanti americani sono andati al voto.Sono loro che hanno determinato il cambiamento:stufi e stanchi di una politica che li ha immiseriti e messi all’angolo.Un popolo abbastanza incolto nella sua maggioranza ma estremamente pragmatico ha compreso che per cambiare ci voleva un colpo di reni ed occorreva essere in tanti per volerlo.Quando parlo di pragmatismo voglio sottolineare e stigmatizzare che,quando occorre fare scelte di cambiamento e di buon senso, l’americano medio non si trincera dietro l’ideologia o dietro le strumentalizzazioni a cui siamo abituati in Italia:diventa semplicemente responsabile,cioè abile a rispondere e lo fa senza distinguo ed ipocrisie.Per questo è nato il termine “miracolo americano”,per questo in America niente è impossibile.Questo è il motivo perché la società americana permette ad un cittadino nato nei ghetti (come la nuova first lady) e di arrivare alla poltrona più alta del potere:perché è una società delle possibilità e delle opportunità,veramente liberale.Obama ce la farà?Non lo so ma un uomo che ha colto la forza di un pensiero”yes we can” “si noi possiamo” e lo ha portato nella materia facendolo diventare il vessillo del riscatto di ogni americano, facendolo moltiplicare in milioni di voti e milioni di dollari tanto quanto è costata la sua campagna elettorale,finanziata anche dai cittadini, è sicuramente un uomo da osservare con attenzione.
Rammento a me stessa che lo scopo della politica nasce, se mai è nato, per un unico motivo: come lavoro a favore della gente, per un’amministrazione al servizio dei cittadini. Non altro. E specialmente con una dote essenziale: il buon senso.Di ciò bisogna esserne tutti consapevoli perché altrimenti la mala politica,fatta di odiosi privilegi, di clan e corporazioni cresce tranquillamente sulla pelle della gente. Ma stupisce ancora di più che la nostra gente, che ben sa queste ovvie cose, non reagisca, come fosse sotto l’influsso di una maledizione: in realtà è succube della grande paura che l’esercizio del potere con i suoi gabellieri, le sue leggi, la sua inflessibilità, esercita ridendo per la sua intoccabilità.Invece in America la gente ha sollevato la testa ed ha detto basta.
L’esempio che ci arriva da oltreoceano secondo me è questo: pensare!
E questo la politica non lo permette: se tu pensi, lei, la politica, cessa di esercitare un potere.Probabilmente così molti vecchi barbagianni di tutti i colori politici sparirebbero come per magia