lunedì 2 febbraio 2009

viviamoci ....sta vita che ci è data

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marea,
chi non rischia e chi non cambia il colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi evita una passione,
chi preferisce nero su bianco ed i puntini sulle “i”
piuttosto che una serie di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore ed ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire dai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge e chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordiamoci sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Martha Madeiros

1 commento:

G. ha detto...

è VERO OGNI GIORNO CHE PASSA SIAMO SEMPRE PIù "TRATTENUTI" NEL NOSTRO AGIRE E NEL NOSTRO PENSARE E ALLA FINE CI RITROVIAMO MENO SCIOLTI ANCHE NEI NOSTRI MOVIMENTI ...occhio rita: arriverà presto il giorno del "lancio" e tornerò a fare come quando da bambina non ci mettevo molto a tuffarmi in mare da uno scoglio!!!!!....ora invece per fare il bagnetto mi bagno il pancino ...e ci penso e ci ripenso ...e se si bagnano i capelli ...oddio l'acqua è troppo fredda ....cosa c'è li un a medusa???? ...e molte volte alla fine nemmeno faccio il bagno!!!!!baci G.